ITINERARIO-GUIDA STORICO-STATISTICO

DELL'ISOLA DI SARDEGNA

compiltato dal capitano applicato al Comando Militare della provincia di Cagliari

Saba cav. Salvatore

Cagliari, Tipografia A. TIMON 1870

 


pag. 61

N.29. Castello di PELAU (detto anche Cepola o Capula). - Questo antico castello doveva trovarsi nella cima del monte Pelau, esso dominava da vicino un gruppo di villaggi che gli stanno d'attorno, e sono: Tiesi e Cheremule dalla parte occidentale; Bessude, Siligo e Banari, dalla parte del Nord; Borutta e Bonnanaro dalla parte orientale; e Toralba dalla parte del sud. Dominava inoltre quasi tutta la vasta regione del Logudoro che comprende non pochi altri villaggi. Malgrado che oggidì non si distingue alcun vestigio di questo castello; esso nulla di meno ha figurato nella storia della Sardegna, perchè nel 1365 passò in vendita dalle mani dei Doria in quelle del Re D. Pietro che lo consegnò ai Vescovi d'Arborea e di Usellus. Nel 1388 questa fortezza esisteva ancora."

 

Il testo è inserito nel capitolo intitolato "Vicissitudini degli antichi castelli e fortezze dal Medio-Evo alla caduta dei giudici sovrani" in cui sono riportate notizie di 45 castelli appartenenti all'intero territorio regionale ed il nostro figura al n. 29

 

pag. 74.

BESSUDE - A cagione delle molte acque il territorio è insalubre, e rinserra oltre ottanta fontane perenni, onde provvedonsi i Bessudesi.
La maggior parte dei paesani attendono alla coltivazione, un piccol numero alla pastorizia, ed altri pochi alle arti meccaniche di prima necessità.
I soli prodotti dell'agricoltura ond'hanno traffico gli abitanti consistono in olivi, peri, pomi, noci, mandorli, meligranati, fichi ed agrumi.
Fu ivi il ritiro e la tomba del Padre Francesco Carboni scrittore e poeta, ingiustamente obbliato; se non che il fu Dottore Medico Chirurgo Antonio Saba da Cheremule, pose nella sua tomba ed a proprie spese, una lapide in marmo con epitaffio in lingua latina, in suo onore, ed a perenne ricordanza."

 

Il testo è inserito nel capitolo "Cenni storici e topografici dei più importanti comuni della Sardegna e loro costumi".

E' singolare che tra i comuni "più importanti" della Sardegna l'autore abbia inserito, dei centri dell'attuale Meilogu, i soli Bessude e Bonorva, omettendo anche Thiesi. Evidentemente per il Cav Saba l'importanza non è data dalle dimensioni della  popolazione, bensì da altri elementi e quella di Bessude è da collegare alla figura di Padre Carboni.
I comuni considerati dall'autore sono soltanto 31.