Bessude, 10 ottobre 1801
Amicorum optime
Ringraziate pur meco il nostro Dio,
che indusse gli ottimi nostri Principi ad accordar ai rei della
Tiesina fellonia un generoso perdono (1). Ricuperai
dunque anch'io i miei cognati, che ripatriarono sani ed allegri.
Siamo sempre al buio delle cose d'oltremare, tranne la nuova della
nostra risurrezione gesuitica (2), per
cui ho io risoluto di rivestir la santa sottana nella provincia
romana. Qualunque novità vi pervenga, non me ne siate avaro,
essendo io
Il vostrissimo
Carboni
P. S. Ai vostri fratelli un amplesso, ed un
tenero bacio.
(1) Nel novembre del 1800, quindi poco dopo la rivolta di Thiesi, Carlo Felice sospendeva dall'autorità feudale il duca dell'Asinara mentre il re Carlo Emanuele IV, convinto che la sommossa non avesse avuto carattere antimonarchico, amnistiava, nell'estate del 1801, i capi del movimento e annullava la confisca dei loro beni. Cfr. S. POLA, I moti delle campagne di Sardegna cit., pp. 104-105.
(2) In base alle "Carte Lavagna" nell'estate del 1801 Carlo Emanuele IV ordinò che fossero radunati a Cagliari tutti gli exgesuiti affinché si dedicassero all'insegnamento. A questo scopo il 1° ed il 5 ottobre dello stesso anno venne intimato lo sgombero del Collegio e delle scuole di S. Croce, dove aveva sede la stamperia reale. Cfr. C. SOLE, Le "Carte Lavagna" cit., 10 agosto 1801, pp. 175-176. Per ulteriori riscontri cfr. P. MARTINI, Storia di Sardegna dall'anno 1799 al 1816, Cagliari, 1852, p. 94.